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30 agosto 2007

Un cielo stitico



Anche questa mattina, la mia speranza di svegliarmi e trovare un bel cielo nero con tanto di tuoni e fulmini non si è avverata. Sono giorni che lo desidero ardentemente (in pratica da quando ho iniziato a studiare) e mai una volta che ci fosse stato almeno un po' nuvoloso.
Lo so che non è normale augurarsi la pioggia, a meno che non si sia un contadino, ma io non posso continuare a passare le giornate dentro casa a dormire sui libri, quando fuori senti la vocina del sole che ti tenta in mille modi: "... vai al mareeee!" "... prendi la bici e fai 40 milioni di km perchè non pioverò (soggetto il sole)[anche se il sole non piove è uguale(licenza artistica)] fino al 27 settembre (ultimo esame)..."
Ma che ce l'hai con me?
L'unico giorno che è stato brutto tempo è stato giovedì scorso quando siamo andati al mare da Lello. Allora è proprio una congiura contro chi studia.
Ma volete mettere come si dormirebbe meglio sui libri stando sul dondolo in terrazzo, con un bel cielo nero che offusca l'atmosfera e il soave rombare di qualche tuono qua e là. Per poi non parlare del bel venticello fresco che stimola le meningi, e l'odore della pioggia.

Oggi ho fatto questa riflessione: il detto popolare dice " cielo a pecorelle,acqua a catinelle" ...
però poi ho riflettuto sul fatto che un cielo a pecorelle è un cielo stitico e non può portare acqua a catinelle. Avete mai visto defecare una pecora? Tanti pallini piccoli piccoli che sembrano ribes, frutto di uno sforzo sovraumano.
Come ci si fa ad aspettare un diluvio degno del miglior Noè, da un cielo "a pecorelle"?
Io mi preoccuperei nel vedere, che so, un "cielo ad elefante" o " a vacca" .... mica " a pecorelle"!

Tutto questo per dire che non sto studiando un cazzo, conto le pecorelle e dormo male!!!

2 Comments:

  • Ma soprattutto tu hai mai assaggiato la cacca di pecorella? Sono sicuro che il sapore differisca in maniera notevole dal Ribes e, anche se non ci metto la mano sul fuoco, da qualsiasi frutto di bosco. Studi recenti hanno invece dimostrato che il sapore e la consistenza sono sorprendentemente simili a quelli del Nesquick cereali a secco, fatto di cui nessuno si accorge in quanto vengono sempre consumati immersi nel latte o al limite in mancanza di quest'ultimo, nel succo di frutta all'arancia.
    Non a caso cacao è l'anagramma di O'caca, il famoso esploratore irlandese, amante dello sterco ovino, che scopri la pianta di cacao e le diede questo nome proprio per la somiglianza col suo alimento preferito.
    La morale di questa storia è che non tutto quello che puzza è cattivo.

    By Blogger Larry, at 16:04  

  • In effetti l'esperienza di assaggiare lo sterco di ovino mi manca. Ti posso dire che fin adesso lo vino l'ho bevuto in fraschetta e verso la fine della bottiglia cominci a non distinguere più tanto i sapori. Però i nesquik a secco li ho mangiati e mi piacciono pure... quindi chissà che, no? Riguardo a quella cosa che ben sai, ti accennavo che, sono sicuro che converrai con me

    By Blogger Alex, at 19:55  

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