Lo scacco Matto

Scacco!

Non vale, non puoi pensare di vincere la partita con la regina che incastra il re. E' troppo banale come finale. Si sa che il re è un sottomesso di prima categoria e che la regina lo comanda. Se vuoi vincere devi trovare uno scacco davvero "matto".

Hai ragione. Allora senti questa: il re entra nella torre dove arroccava abitualmente e trova sua moglie la regina a letto con l'alfiere bianco. Non può sopportare una tale scena. Chiama a rapporto immediatamente i suoi fidi pedoni cannibali, i quali circondano l'alfiere ed iniziano a divorarselo. Peccato, l'alfiere è stato mangiato!
A questo punto entra in scena il cavallo dell'alfiere divorato, che da quando l'erba aveva smesso di crescere stava andando incontro alla morte. Con una sequenza di salti calpesta i pedoni cannibali riducendoli in poltiglia; ma soffermandosi a guardare la regina ancora distesa nuda sul letto se ne innamora come aveva fatto il suo cavaliere in precedenza. E' quì che gli crolla una torre addosso. Il re sembra soddisfatto degli sviluppi della faccenda anche se ha perso i suoi fidi pedoni e una torre. Si affaccia dalla feritoglia del suo arrocco e non riesce a vedere altro che uno scacchiere vuoto.

Allora non hai vinto!

Un momento.
Dall'orizzonte spunta una nuvoletta bianca di polvere... si avvicina all'arrocco del re. Nel tempo che la regina impiega a rivestirsi, la nuvoletta è giunta davanti a lui. Una sagoma bianca e abbagliante come la neve al sole. Non riesce a non guardare questa sagoma di accecante bellezza a cavallo di un altrettanto bianco esemplare maestoso. La bianca regina sale nell'arrocco fino a giungere ad 1 mossa dal re imbalsamato da tale fascino. La regina sua moglie si acceca di gelosia e fa per scagliarsi contro l'avvenente rivale, che senza scomporsi dalla sua posa elegante la elimina.
Il re non riesce a distogliere lo sguardo da lei e si prostra ai piedi del cavallo, il quale chinando la testa, lo decapita con un sol morso.

Bravo, hai proprio vinto. Questo si che è un vero scacco "matto"!