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24 luglio 2007

Overland - 2a tappa


Sabato 21 luglio 2007

Silenzio. Il sole deve ancora risalire le alte cime prima di scaldare il residence di VG, e fuori c'è solo silenzio. Non il rumore delle fronde degli alberi, non un suono "umano", non una macchina che arranca per la salita, non lo scampanellio delle mucche al pascolo. Niente.
In mezzo a questa atmosfera surreale inizia il mio secondo giorno di viaggio tra gli Appennini.
Rapidamente riempio lo zaino con la roba che avevo sparso per casa, mi vesto mangiando pane e nutella e metto le ruote sull'asfalto. Sono ansioso di raggiungere i 1800m di Campo Staffi come se dovessi andare ad un appuntamento.
Cri mi raggiungerà in cima (spero arrivi dopo di me) per la colazione a base di "mattonella con gocce di cioccolato".
La salita è fantastica; snodandosi rapida e tortuosa in mezzo ad un bosco di abeti mi porta in breve tempo alla Serra S.Antonio, confine tra salita e discesa, tra Lazio e Abruzzo, tra la valle dell'Aniene e la vasta piana del Fùcino.
Ci sono ancora 3,5km all'insù però prima di gongolare per i 21km di discesa in terra abruzzese.
Breve si, ma dura. Campo Staffi si difende fino all'ultimo prima di essere domato. E così, primo ciclista di giornata a portarsi lassù, mi concedo ai fotografi e ad una breve conferenza stampa per ringraziare gli sponsor :D
Si sta facendo tardi e bisogna partire. Mi carico come un mulo: 15kg di zaino sulla schiena e altri 3 di zainetto sul petto che mi impediscono di pedalare dritto.
Arriva il momento dei saluti, Cri grazie ancora! alla prossima!
La discesa in quelle condizioni non è proprio un piacere, soprattutto per la schiena ed il collo che ammortizzano tutte le vibrazioni del terreno.
Da 1600m di altezza si plana a 600m e sembra come l'atterraggio dell'aereo, quando tutte le case e le auto che dall'alto sembravano lego, tornano alle loro dimensioni naturali. Sono a Capistrello. Inaspettata salita per attraversare il paese in mezzo ad anziani stupiti di vedere uno "zaino ambulante", e poi via tra la piana abruzzese e il dedalo di strade senza indicazioni.
Alle 11,05 (ebbene si! 5 minuti di ritardo all'appuntamento con i custodi di giornata: zio e cugino in ammiraglia) finalmente mi libero delle zavorre, rifornimento di acqua, e fresco e pimpante inizio la scalata di giornata (quella di prima era riscaldamento :D ).
27km di ascesa verso i 1400m di Ovindoli, celebre località resa ancora più nota dal capolavoro musicale di Max Tortora.
Scherzi a parte riesco a stare in cima in meno di un'ora e mezza, facendo più di 20km/h di media e annusando la fine delle fatiche. Ormai gli ultimi 10km pianeggianti verso la mia Rocca di Mezzo sono una passerella trionfale (peccato che non ci fosse nessuno a festeggiarmi... mah dico io...).
Sono a casa; strade familiari; montagne familiari; ricordi familiari; famigliari familiari... ARRIVO!
Ora penso solo ad una doccia e ad un pranzo colossale... per ricordare ogni singolo metro di questi 220km ci sarà tempo.

1 Comments:

  • ovviamente ti aspetto al varco..quando vorrai mi ritroverai lì ad aspettarti.
    E magari poi cerco di arrivare anche io a campo staffi...magari in bici e non con il turbodiesel!!

    :-)

    By Blogger T r u k k e, at 21:16  

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