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23 gennaio 2007

Globalizzazione


Questa sera sono stato a Londra; dopo esser partito da Roma, aver fatto un tuffo nel mare della Grecia, preso un kebab a Marrakech e guardato il sole tramontare su Los Angeles. Non ci credete? Allora se vi dicessi che l'ho fatto stando seduto su una poltroncina blu a rotelle?
Il potere della globalizzazione rende tutto così piccolo e a portata di mano. Puoi ordinare prodotti giapponesi pagando con dollari americani, da un sito internet tedesco con sede fiscale a Grand Cayman. E' una cosa tanto affascinante quanto sconvolgente. Come sempre la medaglia lucente ed ottimista nasconde una faccia buia e crudele. Mentre il signor Nike brinda con champagne ed ostriche all'apertura di un nuovo mercato da conquistare, il calzolaio vietnamita chiude la sua bottega artigiana perchè tutti i suoi clienti hanno deciso di fregiarsi del "baffo" sulle loro scarpe.
Che dite sarà contento l'allevatore romagnolo, di sapere che i suoi polli non valgono più un euro dalla sera alla mattina, perchè il telegiornale ha appena annunciato che in Manciuria sono state trovate tre persone infette da influenza aviaria? Chi glielo spiega alla pensionata che fine hanno fatto i suoi risparmi? D'altronde lei li ha portati nella banca del suo paese. Poi che questi soldi fossero finiti in Argentina per finanziare un governo che stava in piedi con lo sputo è un'altra storia. Però non è affascinante conversare con una ragazza messicana mai conosciuta, che vive a 5.000 km di distanza, della stessa musica preferita o dell'ultimo film di tal dei tali appena uscito al cinema? Pensare che fino a 50 anni fare 200 km era considerato un vero e proprio viaggio; e pensare oggi che si può andare e tornare in mezza giornata, senza neanche stancarsi tanto. Non riesco a non esserne affascinato. Come ho detto prima, il mondo globale ci offre tanti vantaggi ed opportunità, ma come ogni medaglia che si rispetti, altrettanti lati oscuri e pericoli. Non sarebbe una cattiva idea cercare di rischiarare un po' questa oscurità, per quanto sia possibile fare.

1 Comments:

  • La globalizzazione è bella ed offre tanti vantaggi, ma non bisogna mai dimenticare qual'è la propria identità!

    By Anonymous Anonimo, at 23:34  

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