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22 maggio 2008

Luxury Toys



Alla piccina piacciono le Winx e papà gliele ha portate. Non le bambole: quelle vere in ciccia e paillettes. Ventimila euro per allestire in giardino a Fregene una tappa privatissima del musical delle fatine adorate dai bambini. Un piccolo sfizio se lo si confronta a quella penna da 220 mila euro che un industriale del sughero s'è portato a casa dall'ultima fiera del lusso Luxury & Yachts di Vicenza (22 mila visitatori...).
O a quella poltrona col bracciolo decorato di diamanti acquistata alla stessa modica cifra di 220 mila euro da un notaio milanese. L'ombrello in coccodrillo da 32 mila euro griffato Billionaire allora è roba da pezzenti.
Schiaffi alla miseria? Più che altro, un pestaggio bello e buono con mazze e catene (d'oro, naturalmente).
<Repubblica.it>

Sono andato sul sito dell' UNICEF ed ho fatto 2 conti.
20 euro bastano per fornire il kit salvavita ai bambini della Guinea Bissau. Un kit contiene: vaccini, dosi di vitamina A, antibiotici, kit ostetrico per partorire in modo sicuro e una zanzariera. Questi 20 euro ovvero, consentono ad un bambino di poter arrivare almeno a festeggiare il suo 5° compleanno (senza le Winx però).

220 mila euro di poltrona / 20 euro = 11 mila bambini

Mi chiedo... anche il più onorevole culo del mondo, può trovare il diritto di sedersi su 11 mila bambini?



14 maggio 2008

Il sognatore



E' sognatore colui che non accetta la realtà e si estranea da essa, o colui che la accetta e combatte per migliorarla?
Muore il sogno quando si raggiunge l'estasi o si continua a sognare di non cambiare lo stato raggiunto?
Chi non sogna è già morto, e vive lontano dalla pace.
Chi sogna non vive, la realtà...
ma muore in pace.

11 maggio 2008

Travaglio a CheTempoCheFa (10maggio2008)

Ci tenevo a pubblicare questo video sul Camaleone solo per la nausea provata nel leggere le polemiche sorte il giorno dopo alla puntata di Che tempo che fa.
Pubblicando l'intervista spero che ogni lettore a cui interessa, e che non abbia visto la puntata di ieri sera, possa farsi la propria idea senza subire i punti di vista riportati da altri.
Ciò che penso io, è che ritengo assolutamente rivoltante una tale assenza di libertà di espressione; perchè che sia di destra (come Schifani in questo caso), o di sinistra, i fatti che provano una fondatezza e un riscontro devono essere fatti conoscere. Invece subito dopo il vespaio, c'è stata una gara a chi si è subito tirato fuori e ha preso le distanze da Travaglio, invece di dire "ah se le cose stanno così mi voglio andare ad informare".
Anche Fabio Fazio mi ha provocato una delusione enorme, in quanto sempre più spesso lo vedo come un conduttore da intrattenimento frivolo, specializzato nell'essere un finto timido, uno sempre pronto a scanzarsi se il mondo dovesse cadere, a non mostrare degli attributi che a volte sono necessari. Lo stimavo molto insieme al suo programma, ma mi sto ricredendo sempre più, osservando il gap sempre minore con i programmi contenitori... di spazzatura!
A Napoli dovrebbero fare più tv forse.

06 maggio 2008

Involuzione della specie



Sono passati 149 anni da quando Charles Darwin pubblicò in "The Origin of the Species" le teorie evoluzionistiche basate sulla selezione naturale.
In quest'arco di tempo il genere umano deve aver raggiunto il suo apice evoluzionistico, prima di intraprendere la ripida ed inesorabile parabola discendente verso il punto di partenza.
Evoluzione che ingrana la retromarcia e accelera prepotentemente; nostalgia del retrò; il "vintage" che spopola non solo nelle mode ma anche nel pensar comune. Trionfo del muscolo su dei sempre più arrugginiti ingranaggi encefalici. L'homo sapiens sapiens che alleggerisce il suo nome scrollandosi di dosso il peso della sapienza acquisita, modernizzandolo in un'operazione di restyling per renderlo adeguato ai gusti moderni: l'Homo.
L'involuzione post darwiniana continua a selezionare la specie in una sorta di potatura dell'intelletto. Eliminare, troncare alla radice, estirpare tutto ciò che non sia uniformato o uniformabile verso il basso. Bandire ciò che non sia universale. Ignoranza on-demand. La meritocrazia ha fallito, e lascia il posto alla demeritocrazia. L'ignorante e il mediocre da reietto diventa una musa per una società ispirata alla figura del tronista e del calciatore.
Quando i bambini sono piccoli, le mamme non sperano più di vederli futuri medici o avvocati o ingegneri. Le posizioni di vertice nel nuovo ranking sociale sono la velina, l'opinionista, il mass mediologo, le boy band.
Sono posizioni sociali ambite ed invidiate, cui solo la creme de la creme potrà raggiungere, non senza lunghi ed estenuanti sacrifici fatti di ore di palestra, solarium ed estetisti. Quando si dice il peso della cultura: non è da tutti farsi i bicipiti sollevando una Treccani con un braccio solo.
Povero Garibaldi, quante energie sprecate a risalire l'Italia. L'unificazione non paga. Si ritorna al modello che ha dominato secoli e secoli, dalla caduta dell'impero romano al 1860: il federalismo.
Si torna alle guerre tra le famiglie e i casati (d'altronde le mafie insegnano come si tramandano le tradizioni), guelfi e ghibellini, le invasioni barbariche dei (cis)padani contro Roma ladrona (riusciranno a ripeterne il Sacco?), il ratto delle Sabine (che poi se anche non provengono dalla sabina vanno bene lo stesso agli stupri di gruppo), la caccia all'orso (quasi estinto e quindi trofeo sempre più ambito), rossi e neri, stadi come il Colosseo.
L'ambiente si adegua alla società. Siccità e desertificazione contro inondazioni e uragani. Le piaghe dall'Egitto si sono estese a tutta l'Africa e a gran parte del resto del mondo. Le cavallette si sono trasformate nelle multinazionali: si insediano, spolpano, sfruttano e poi vanno via.
Anche Nerone ha ingrandito l'attività di demolizioni/ricostruzioni: ora la sua Società è una holding con a capogruppo la U.S.A. spa.
Se a Marie Antoinette veniva detto che il popolo non aveva pane e lei rispondeva di mangiare croissant, oggi il volgo supplica petrolio per nutrire i suoi Suv perennemente disidratati.
Supplica energia per alimentare i 4 cellulari pro-capite che servono per esprimere concetti sempre più striminziti del tipo: prnt qnd vn a cs, ke m mnki tnt!!! tvtttbbb
Roba che Dante avrebbe potuto svolgere la divina commedia nello spazio di 10 canti.
Un linguaggio tanto destrutturato e orfano di sinonimi, ricco in compenso di una folta gestualità, con una singola parola usata per esprimere 45 situazioni e concetti diversi, che ci riporta verso il linguaggio ereditato dall'homo erectus dalle scimmie.
Per non parlare degli esploratori come Magellano o Colombo. Ha scoperto l'America credendo di aver raggiunto le Indie, usando mappe create da lui stesso e navigando con la bussola e le stelle.
Oggi c'è chi usa il navigatore per raggiungere il bagno partendo dalla camera da letto.
Per andare a Quelpaese svoltate a destra tra 100 metri... svoltate a destra e proseguite dritto per 1 km.... siete a destinazione!