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28 ottobre 2007

L'Abbraccio



Come ho potuto pensare di andare in vacanza lasciando tutto in sospeso?!
Ultimamente in effetti ho commesso una serie di errori che mi stavano portando su una strada sbagliatissima, che se avessi imboccato mi avrebbe portato a perdere cose per me davvero troppo importanti. Il segnale che mi ha messo in guardia è giunto davvero in modo inaspettato, e per fortuna ho avuto la possibilità di invertire la rotta.
In questi giorni mi sono sentito tremendamente in colpa, per aver giudicato in modo troppo irrazionale, e soprattutto per aver ferito delle persone che non si meritavano un simile comportamento da parte mia. Con questo non voglio dire che non ci siano stati i motivi, però ammetto che i problemi non si affrontano nel modo in cui mi sono comportato. Ora spero solo che questa situazione si risolvi nel migliore dei modi, perchè vedere delle persone a cui si vuole bene, stare così male, fa soffrire tutti. Sembra strano che lo dica io, però parlare aiuta molto, anche quando non si è sicuri delle cose da dire o quando si ha paura a dirle. Non credo serva la certezza dei sentimenti per confidarsi ad un amico, ma anche se può essere difficile da dire, è meno doloroso sentirsi dire ... io mi sento in questo modo... non so cosa mi stia succedendo ma credo che... piuttosto che presentare atti e fatti in modo così inaspettato.
Capisco che ora magari è tardi per dire certe cose, però non sarebbe neanche giusto negare l'ultima occasione di spiegare il motivo che spinge le persone a comportarsi in un certo modo.
Mi dispiace se scrivendo queste cose possiate risentirvi; in fondo avete tutto il diritto di dirmi "fatti i cazzi tuoi visto che non ti riguarda"; però vi dico che anche se non direttamente la cosa mi riguarda molto da vicino visto che coinvolge tre persone per me molto importanti e a cui voglio molto bene. Questo è quello che penso e se posso aiutarvi io ci sono.

25 ottobre 2007

Il Camaleone va in vacanza



Post numero 110; solo il decimo dopo la festa per il primo compleanno, in cui tante speranze erano state riposte per trascorrere molto altro tempo insieme a voi, ai miei amici.
Esistono blog in cui si fa propaganda politica, altri in cui si parla di sofferenze amorose, altri in cui si condividono passioni, e altri, come il Camaleone, in cui si esprimono e si condividono idee e pensieri tra amici, che possono essere più o meno profondi, proprio come lo sono le esperienze che quotidianamente viviamo.
Il perno che ho voluto scegliere per far girare questo blog è basato tutto sulla condivisione e sulla fiducia, che credo fermamente siano i due valori che distinguono l'amicizia dalla conoscenza.
Nel momento in cui mi rendo conto che non esiste più condivisione, e che la fiducia assicurata a parole non è corrisposta dai fatti (questa non è una critica bensì una constatazione oggettiva), forse è il momento di prendermi una vacanza. D'altronde un blog nel quale si parla del tempo o, come direbbe qualcuno, di mele e pere, proprio non mi appassiona.
Tornerò quando sentirò di nuovo la fiducia che ora mi manca, per poter affrontare argomenti che non siano mele e pere.

Camaleone

19 ottobre 2007

Nuvole rapide



Affacciato a guardare il mio angolo di cielo vedo le nuvole passare rapide, e andar via come le cose che vorrei dirti ma che non riesco ad afferrare, perchè la ragione è debole a lottare i sentimenti, come la luna in questo cielo ingombro.


16 ottobre 2007

Drops IV


Mi guardo allo specchio e avverto una sensazione di vuoto. E' proprio una mancanza profonda, un sentimento di abbandono e desolazione. Com'era bello il passato. Purtroppo si sa che alle cose si da valore solo quando non ci sono più. Mi guardo allo specchio e mi rassegno. Mi mancano troppo. Mi mancano i capelli!!!!!!!!!!!



14 ottobre 2007

Pensare di sapere


Ripenso al post di Larry, e sono indeciso se scrivere o meno per paura di cadere nella famosa retorica inutile, quella fatta di tante parole, che ti riempiono la bocca dando la parvenza di uno che si interessa di argomenti importanti, di uno che guarda il mondo.
Ecco, la realtà è io non mi posso e non mi voglio schierare tra queste persone, perchè la realtà è che non ne so un cazzo del mondo.
Credo ci siano tre categorie di persone: quelle che sanno e che hanno il sacrosanto diritto di parlare; quelle che come me non sanno ma cercano di imparare dalle persone che sanno; e quelle che parlano da esperti, gli uomini navigati, i "tuttologi" di turno che sentenziano e si celebrano con la loro nullità.
Tutti sappiamo cosa sia successo in Myanmar. I telegiornali si sono dati battaglia per chi riusciva a far vedere un'immagine più degli altri; gli sciacalli come Porta a porta o Matrix o minchiate del genere ci si sono tuffati; e noi abbiamo la sensazione di sapere...
Un po' di tempo fa, ad un orario improbabile della giornata ho visto in tv un reportage di un giornalista che si è recato nell'ex Birmania. Un reportage veramente molto ben fatto.
Questo giornalista della Rai con il suo operatore si sono uniti ad un gruppo di guerriglieri, e hanno filmato delle scene davvero raccapriccianti. Non sapevo che la Birmania è uno dei maggiori esportatori del Tek (il legno con cui si fanno i migliori parquet in tutto il mondo), e che queste foreste sono rase al suolo dalla giunta militare in maniera criminale, per vendere più legno possibile a tutto il mondo e con i ricavi finanziare la dittatura. Non sapevo che i militari bruciano i villaggi e i campi dei contadini, fanno razzia del bestiame e stuprano donne e bambine costringendole alla prostituzione minorile tanto gradita dai turisti occidentali.
Non sapevo che c'è un flusso enorme di Birmani che viaggiano per giorni e notti nella foresta, evitando conflitti a fuoco con la giunta, per passare clandestinamente la frontiera con la Thailandia. Non sapevo che la Birmania fosse per la Thailandia come la Romania o l'Angola per l'Italia. Manodopera a costo pressochè nullo, senza diritti... schiavi. Schiavi privati dei documenti dai proprietari di fabbriche tessili, costretti a lavorare in condizioni disumane per 20 ore al giorno in cambio di un materasso e un piatto di riso.
Indovinate cosa producono quelle fabbriche?
Aprite l'armadio e controllate le etichette dei jeans o di felpe o delle scarpe.
Sono belli i "Diesel" eh? Siamo contenti quando li sfoggiamo, consapevoli di aver speso più di 100€... ma ne è valsa la pena no?! Sono belli...
Un operaio birmano clandestino, sempre nel reportage, ha rischiato la vita per lasciare un messaggio al giornalista italiano: "per favore dite al vostro popolo di non acquistare mai più un prodotto con etichetta Thailandese... anche se significa che non avremo più un lavoro".

... e pensare di sapere...

13 ottobre 2007

Chi l'ha visto?



"Buongiorno buongiorno io sono Francesco..." ma ve la ricordate questa canzone?
Era stato un successone in quell'inizio del millennio, si ascoltava ovunque, tutti la canticchiavano. Poi era così trasgressiva quando parlava della maestra definendola "intrattenitrice"... era un personaggio così cool Francesco!
Tornandomi in mente questa hit mi sono chiesto... ma che fine hai fatto? Perchè non hai più deliziato le nostre estati con nuovi tormentoni? Dove seiiiiiiiii?
Ci hai lasciato un vuoto che nemmeno i migliori Povia e DJ Francesco hanno potuto colmare... ti prego torna!!!

11 ottobre 2007

Frammenti 15



Aeroplane - Red Hot Chili Peppers


Looking in my own eyes
I can't find the love I want
Someone better slap me
Before I start to rust
Before I start to decompose
Looking in my rear mirror
Looking in my rear mirror
I can make it disappear

I like pleasure spiked w/pain
Music is my aeroplane
It's my aeroplane
Songbird sweet and sour Jane
It's my aeroplane

Sitting in my kitchen
I'm turning into dust again
My melancholy baby
The star of mazzy must
Push her voice inside of me
I'm overcoming gravity
I'm overcoming gravity
It's easy when you're sad to be

Just one note
Could make me float
Could make me float away
One note from
The song she wrote
Could fuck me where I lay
Just one note
Could make me choke
One note that's
Not a lie
Just one note
Could cut my throat
One could make me die


"Music is my aeroplane"... mi fa volare, mi fa staccare dal mondo, mi isola, mi da la carica, mi consola, mi tiene compagnia, mi assiste nei momenti importanti e rende significativi i momenti insignificanti, mi fa arrabbiare, mi fa pensare, mi toglie i pensieri, mi rilassa, mi colpisce, mi lascia indifferente, mi fa ridere, mi fa piangere, mi riempie, mi svuota, mi fa innamorare, mi ricorda l'amore perduto, mi ricorda il passato, mi guida verso il futuro. La musica è dentro di me.




10 ottobre 2007

Drops III - Demagogia



Demagogia è un termine di origine greca (composto di demos, "popolo", e ago, "conduco / trascino") che indica un comportamento politico incline ad assecondare le aspettative della gente, sulla base della percezione delle loro necessità.

Di frequente utilizzo nel dizionario politico, con accezione dispregiativa indica il comportamento di colui che utilizza frasi retoriche ed esprime promesse inconsistenti per accaparrarsi il favore dell'elettorato, facendo spesso leva su sentimenti irrazionali, ed alimentando la paura o l'odio nei confronti del nemico o dell'avversario politico. In altri termini, la demagogia è l'attività del politico che, in vista del proprio favore, spinge il popolo a fare qualcosa contro il suo stesso interesse, sviando la percezione delle necessità reali.



08 ottobre 2007

Just a perfect day



Ore 06.00, la sveglia non fa in tempo a suonare che sono già in piedi reattivo come non mi sarei mai aspettato data l'ora. Credevo di riuscire a capire come fosse il tempo osservando la luce della finestra... ma nessuno mi aveva detto che alle 6 è ancora buio pesto. Sarebbero potute essere le dieci di sera o mezzanotte, il buio era lo stesso, ma nonostante questo chiaro invito a rimettersi a dormire ero intenzionato a partire a qualunque costo. L'aspettavo da tanto tempo questa giornata e ormai era tutto pronto.
La vigilia è stata caratterizzata da tuoni e fulmini, e le previsioni non davano segni rassicuranti neanche per oggi. Il sentir comune dice però "Si parte anche con la pioggia, poi si vedrà".
E infatti si parte. Da solo in macchina cantando "aloud" nel più totale deserto urbano. Penso sia stata la prima volta che ho rispettato tutti i limiti di velocità!!!

Ore 07.00 dall'angolo di Via Borghesiana spunta il furgone blu di "Fenomeno". E' il segno che sarà davvero una giornata storica... è tornato Fenomeno!!!
Le operazioni di carico bici durano pochi minuti, e si va a prendere subito l'autostrada... direzione Nespolo!

Nespolo è un paese talmente piccolo che se lo conosci è perchè ci abitano dei parenti o perchè ci sei capitato per sbaglio. 500 abitanti scarsi vivono arroccati su un monte sommerso da boschi, intorno solo mucche, cavalli e stradine ripide e strette.
A Nespolo però ci vai anche se c'è il ristorante del mitico "Settecapocce" che ti offre un tavolo pieno di torte e crostate per colazione... e ti dice " ma 'n do cazzo 'nnate co sta pioggia! State proprio fori voi ciclisti!"

10 gradi, pioggerella fitta e nebbia, coronavano uno scenario da quadro impressionista. Ecco, se fossi stato un pittore impressionista avrei dipinto quel paesaggio. Era la rappresentazione esemplare dell'autunno. Le nuvole grigie e voluminose facevano da contrasto al verde-giallo-rosso dei boschi. La strada stretta si inoltrava in un continuo saliscendi tra paesini da presepe e cavalli al pascolo, in un odore di terra bagnata. Lo stesso paesaggio in una giornata di sole avrebbe avuto un sapore diverso... perciò sorrido felice ripensando alle parole di Settecapocce... certe emozioni devono restare private.

Finita la discesa si entra in terra d'Abruzzo... aria di casa. Ci si entra con un lungo rettilineo in discesa dopo una galleria, e da bravo padrone di casa sono voluto entare per primo e fare gli onori di casa. Volata a 70 all'ora e "trenata" fino ad Avezzano, meta della nostra gita. Evidentemente l'entusiasmo non era solo mio, ma sentimento comune nel gruppo, dato che abbiamo fatto 20km a 50km/h ... praticamente uno scooter!

Troppe cose vorrei raccontare ancora, come Fenomeno brillo che ci prova con la cameriera, o il pranzo da matrimonio, i 2 km fatti nel cassone del furgone con la puzza di pesce o gli stornelli con la fisarmonica o la gentilezza infinita di Valentina.

A fine serata, tornando a casa ripenso ai mille momenti degni di essere ricordati, con il rammarico di non poter condividere molte emozioni così intime.